Shopping Bags
Capita ogni giorno a tantissime persone di andare al Centro Commerciale o di fare una passeggiata per le vie della città, un negozio tira l'altro e si torna a casa con le mani piene di sacchetti, il vero biglietto da visita del negozio dove si è fatto Shopping.
Un sacchetto può dire davvero molto sul negozio a cui appartiene!
Oltre a fornire indicazioni generali, come nome e sede del negozio, può dare un'idea sui prodotti che vengono venduti, sullo stile, il target e, perchè no, anche sui valori che sono alla base del marchio a seconda dei materiali che vengono utilizzati per fabbricarli.
Insomma, il sacchetto è una vera e propria pubblicità ambulante e personalizzata!
Forse, è un po' per questo motivo che in giro si vedono sempre più negozi che vendono al pubblico sacchetti riutilizzabili.
Non si parla più di cumuni sacchetti di plastica, ma di Shopping Bag un vero accessorio di stile.
Ce n'è per tutti i gusti: da quelle richiudibili (comode da mettere in borsetta) a quelle in tessuto, con o senza stampa... Si possono trovare anche al Supermercato e riutilizzarle per fare la spesa, sono belle e aiutano a salvaguardare l'ambiente!
Ogni anno, solo in Italia, vengono utilizzati 15 miliardi di sacchetti di plastica.
Purtroppo solo l’1% dei sacchetti viene riciclato, il resto finisce nell'ambiete minando il delicato ecosistema del pianeta.
Utilizzare una Shopping Bag farebbe risparmiare 6 sacchetti di plastica a settimana, 24 al mese, 288 all’anno, 22.176 sacchetti in una vita media. Senza contare l’enorme risparmio di petrolio e di anidride carbonica.
Ci sono, poi, aziende che realizzano queste borse senza dimenticare il fairtrade*.
Lush, ad esempio, propone borse di tela prodotte in India da “Re Wrap”, un progetto di sviluppo tutto al femminile, utilizzando solo cotone di produzione biologica. Invece dei pesticidi, contro i parassiti, vengono usati peperoncino e sapone.
Direi che ci sono molti buoni motivi per acquistarne una :-)
Capita ogni giorno a tantissime persone di andare al Centro Commerciale o di fare una passeggiata per le vie della città, un negozio tira l'altro e si torna a casa con le mani piene di sacchetti, il vero biglietto da visita del negozio dove si è fatto Shopping.
Un sacchetto può dire davvero molto sul negozio a cui appartiene!
Oltre a fornire indicazioni generali, come nome e sede del negozio, può dare un'idea sui prodotti che vengono venduti, sullo stile, il target e, perchè no, anche sui valori che sono alla base del marchio a seconda dei materiali che vengono utilizzati per fabbricarli.
Insomma, il sacchetto è una vera e propria pubblicità ambulante e personalizzata!
Forse, è un po' per questo motivo che in giro si vedono sempre più negozi che vendono al pubblico sacchetti riutilizzabili.
Non si parla più di cumuni sacchetti di plastica, ma di Shopping Bag un vero accessorio di stile.
Ce n'è per tutti i gusti: da quelle richiudibili (comode da mettere in borsetta) a quelle in tessuto, con o senza stampa... Si possono trovare anche al Supermercato e riutilizzarle per fare la spesa, sono belle e aiutano a salvaguardare l'ambiente!
Ogni anno, solo in Italia, vengono utilizzati 15 miliardi di sacchetti di plastica.
Purtroppo solo l’1% dei sacchetti viene riciclato, il resto finisce nell'ambiete minando il delicato ecosistema del pianeta.
Utilizzare una Shopping Bag farebbe risparmiare 6 sacchetti di plastica a settimana, 24 al mese, 288 all’anno, 22.176 sacchetti in una vita media. Senza contare l’enorme risparmio di petrolio e di anidride carbonica.
Ci sono, poi, aziende che realizzano queste borse senza dimenticare il fairtrade*.
Lush, ad esempio, propone borse di tela prodotte in India da “Re Wrap”, un progetto di sviluppo tutto al femminile, utilizzando solo cotone di produzione biologica. Invece dei pesticidi, contro i parassiti, vengono usati peperoncino e sapone.
Direi che ci sono molti buoni motivi per acquistarne una :-)
*Fairtrade: Commercio equo e solidale. Con questo termine si intende quella forma di attività commerciale, nella quale l'obiettivo primario non è soltanto la massimizzazione del profitto, ma anche la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali.
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